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Introduzione

Considerazioni iniziali sull’apertura di un sito di E-commerce

La grande maggioranza degli aspetti fondamentali che costituiscono le operazioni di gestione di un sito di e-commerce spazia dalla scelta dei prodotti da vendere, alla scelta della nicchia in cui operare, alle piattaforme pubblicitarie, al modo in cui trattare i clienti, e così via. Oggi però, voglio andare ancora più a fondo, voglio qualcosa che vada molto più nello specifico e che copra anche gli aspetti più pratici della gestione di un sito web di e-commerce, partendo proprio dalle operazioni necessarie per l’apertura del sito.

Siamo infatti pienamente coscienti che ciascuno degli aspiranti imprenditori che sta leggendo queste righe, possiede competenze diverse a livello informatico, e non vogliamo che questo fattore vada a pregiudicare il successo di ciascuno nel settore. C’è tantissima gente in possesso di idee più che valide, ma che spesso rinuncia a metterle in pratica proprio a causa di questa barriera di ingresso. In questa sezione del libro vogliamo tranquillizzarti, in quanto mettere su un sito di e-commerce, sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista gestionale, non è davvero nulla di complesso.

Basterà un po’ di impegno, buona volontà e desiderio di imparare cose nuove. Non arrenderti mai, e se in qualsiasi momento del processo di formazione dovessi provare della frustrazione che ti porti a subire un calo di motivazione, ti basterà solo ricordarti la ragione per cui hai iniziato, ossia la voglia di successo. Magicamente tutte quelle orribili sensazioni scompariranno, e potrai continuare a dedicarti al 100% per il raggiungimento dei tuoi obiettivi a livello personale e professionale.

PS: Nessuno dei metodi per la creazione di siti web di e-commerce che andremo a vedere richiede abilità tecniche particolari e complesse nell’ambito della programmazione web. Potrai tranquillamente seguire questa guida senza sapere come programmare o creare siti web “manualmente”. Armati di pazienza, buona volontà, ed il tuo sito web sarà online in men che non si dica.

Cominciamo col dire che non c’è un metodo unico per aprire un sito di e-commerce. Ci sono davvero tante soluzioni, che variano tra loro per le diverse funzionalità offerte, e per i diversi obiettivi che permettono di perseguire agli utilizzatori. In genere però, è possibile raggruppare tutte le varie soluzioni presenti sulla rete in due grandi branchie: L’e-commerce “non hosted”, e l’e-commerce “hosted”. Vediamone le differenze.

E-commerce hosted

Le soluzioni categorizzate in questa grande branchia, ti forniscono dei servizi estremamente semplici da usare, e che ti consentiranno di non avere per la testa tutta una serie di preoccupazioni. La loro caratteristica principale è proprio il fatto che oltre a fornirti un programma per sviluppare graficamente e gestire il tuo e-commerce in tutte le sue operazioni, gestiranno completamente tutta la parte relativa all’hosting del sito.

Ciò costituisce un vantaggio enorme, specialmente per gli utenti alle prime armi. Non sarà infatti necessario preoccuparsi di gestire un abbonamento su un sito di hosting (come Aruba, OVH, Bluehost, ecc), imparare ad installare sul server stesso dei CMS come WordPress o Joomla, preoccuparsi del volume di traffico che potrebbe diventare improvvisamente troppo elevato per il piano mensile scelto, e in generale non si dovrà avere a che fare con un ambiente di lavoro (il cosiddetto cPanel) che per molti risulta davvero difficoltoso. Non aiuta inoltre il fatto che molto spesso il servizio clienti di queste aziende non sia eccellente, in quanto tende a rispondere in più tempo di quanto si desideri.

Come abbiamo già visto in precedenza, un guasto del sito potrebbe risultare in consistenti perdite economiche, e quindi è fondamentale che in caso succeda, la compagnia d’hosting ti aiuti in tempo reale a risolverlo. Molte compagnie offrono questo servizio, ma non per i piani di abbonamento più economici.

Quindi per un imprenditore alle prime armi, consigliamo di starne alla larga, almeno per la fase iniziale dell’attività, prediligendo dei servizi hosted, che ti offrono sia il CMS (lo strumento per creare il sito e gestire tutte le attività), sia lo spazio per l’hosting del tuo sito, levando del tutto dalle tue mani il controllo di questa parte del sito. Metteranno infatti a tua disposizione dei server estremamente performanti, che caricheranno le pagine del tuo sito web in decimi di secondo, in tutte le parti del mondo. Non dovrai preoccuparti di picchi di traffico non previsti, in quanto saranno gestiti egregiamente dalle loro infrastrutture, e in genere, quando si presenta un problema, quest’ultimo andrà a condizionare i siti web di molta gente contemporaneamente, costringendo di fatto l’amministrazione a risolverlo nel minor tempo possibile. Le due piattaforme più comuni che rientrano in questa categoria sono Shopify e Etsy. In realtà quest’ultima non ti consente di creare un vero e proprio sito web a parte, ma potrebbe costituire una valida alternativa per alcuni imprenditori alle prime armi. Entrambe saranno analizzate nel dettaglio più avanti.

E-commerce non hosted

Tutte le soluzioni che rientrano in questa forma di e-commerce si limiteranno a fornirti i mezzi per creare graficamente il tuo e-commerce e gestire tutte quante le relative operazioni, come l’aggiunta di prodotti, la gestione degli ordini, l’integrazione con i metodi di pagamento e altre, ma non integrando al loro interno servizi di hosting. Dovrai quindi necessariamente appoggiarti ad un’altra azienda, che ti fornisca lo spazio web sul quale installare questi particolari CMS. Sono quindi delle soluzioni mirate a degli utenti più esperti, che possiedono più esperienza sul campo della gestione dei siti web, o magari ad altri che non vogliono che tutta la propria attività aziendale dipenda dalle operazioni di gestione di una sola piattaforma.

Costituiscono delle soluzioni ideali anche per tutti coloro gli imprenditori che possiedono all’interno della propria azienda delle infrastrutture adeguate a hostare il proprio sito web direttamente nella propria sede. Quindi, per tutti i motivi precedentemente elencati, si tratta di soluzioni non esattamente adatte per i principianti, che tratteremo comunque per darti un’infarinatura generale, ma dalle quali ti consigliamo di tenerti alla larga, per lo meno nel primo periodo di attività. I due servizi più popolari che seguono questa filosofia sono WooCommerce e PrestaShop, due CMS che necessitano di affidarsi ad altre piattaforme per l’installazione.

Etsy

La piattaforma preferita dai rivenditori di articoli di artigianato

Per quanto questa piattaforma non consenta di mettere online un sito web col proprio dominio e brand indipendente, potrebbe costituire un’opzione assolutamente da valutare per una piccola parte di voi aspiranti imprenditori. Questa piattaforma infatti mette a disposizione di tutti un marketplace sul quale vendere dei prodotti di nicchia, tra cui spiccano prodotti realizzati a mano o d’artigianato. Ma perché entrare in un settore del genere potrebbe risultare vantaggioso? Beh, nell’ebook abbiamo parlato di quanto sia importante andare molto a fondo con la ricerca durante la scelta della nicchia di prodotti da vendere sul proprio sito web.

È infatti necessario che si tratti di una nicchia che ti appassioni, al fine di non perdere mai l’interesse nel portare avanti la tua attività. Molti di noi possiedono infatti delle innate abilità manuali, il che nel mondo della vendita online non è mai qualcosa da sottovalutare. Tutto ciò che crei con le tue mani è unico, inimitabile, e se dovessi trovare il giusto pubblico a cui rivenderlo, andrai incontro ad un successo praticamente assicurato.

Etsy esiste proprio per questo. È un marketplace che vende solo ed esclusivamente prodotti artigianali, realizzati a mano, e che quindi potrebbe costituire la migliore soluzione se avessi abilità particolari nella creazione manuale di prodotti. Pensa magari a gioielli realizzati a mano, oggettistica per l’arredamento, e così via. Alla fantasia non c’è alcun limite, e molto spesso è proprio la creatività o la particolarità di un prodotto a fargli guadagnare popolarità sulla rete.

Vendere su Etsy ha sia dei vantaggi, che degli svantaggi. Andiamoli ad analizzare assieme.

I vantaggi di vendere su Etsy

1. Possibilità di raggiungere un mercato davvero vasto

Etsy conta circa 40 milioni di clienti attivi, con la proiezione di un’ulteriore crescita per l’anno a venire. Si tratta inoltre di clienti che conoscono bene la piattaforma, e che sanno cosa aspettarsi da quest’ultima. Conoscono la tipologia di prodotti venduti e i prezzi, e in generale sono già capaci di usare la piattaforma, senza che sia necessario uno sforzo ulteriore da parte tua. L’autorità del sito inoltre potrebbe facilitare il posizionamento delle tue inserzioni di vendita sui motori di ricerca.

2. Il negozio è facile da creare e da gestire

Etsy possiede probabilmente il sistema più semplice per creare un negozio online. Non è necessario che acquisti un dominio, che ti preoccupi dello spazio di host, ma ti basterà conoscere bene i tuoi prodotti, creare delle inserzioni per gli stessi, ed effettuare una serie di operazioni per ottenere il miglior posizionamento possibile sui motori di ricerca. Il tuo negozio sarà pronto in men che non si dica, e potrai cominciare fin da subito a vendere.

3. Strumenti di analytics integrati

La piattaforma comprende al suo interno tutta una serie di strumenti per analizzare i dati del tuo negozio, tra cui dati di traffico, numero totale di visite, ordini, incassi per ciascun articolo del negozio, e molto altro. Conoscere bene i dati analitici del proprio negozio è una delle chiavi per scoprirne l’andamento e per poter agire di conseguenza per incrementare le vendite. Etsy consente di fare tutto ciò con molta facilità.

4. Barriera d’ingresso decisamente esigua

Per poter aprire un negozio su Etsy non è necessario investire un enorme ammontare di capitale. All’inizio ti basterà puntare su una manciata di prodotti che ritieni possano avere successo, e concentrarti interamente su quelli, per poi allargare pian piano le tue operazioni.

5. Community molto unita e attiva                                                             

La community di Etsy è popolata da tantissima gente che nutre un profondo interesse verso il mondo del vintage e dell’artigianato, e che fa acquisti con molta regolarità e costanza. Da venditore avrai anche la possibilità di interagire con potenziali clienti per attirarli alla tua attività. Ormai si è quasi creato un culto intorno a questa piattaforma, sta a te cercare di sfruttarlo nel miglior modo possibile.

Gli svantaggi di vendere su Etsy

1. Commissioni e costi

È necessario pagare una tariffa fissa di $0,20 per ogni annuncio di vendita che pubblichi sulla piattaforma, con scadenza a 4 mesi. Quindi ogni 4 mesi sarà necessario rinnovare gli annunci di vendita. Oltre a questa tariffa, Etsy trattiene il 5% sia sul costo del prodotto, ma anche sui costi di spedizione, e tutto ciò non include le commissioni per le transazioni dovute ai servizi per l’elaborazione dei pagamenti.

2. Saturazione del mercato

Su Etsy ci sono circa 1.5 milioni di venditori, di conseguenza la concorrenza è estremamente agguerrita. Molte nicchie sono già sature e in più molti rivenditori privati (nonostante l’esplicito divieto) si sono affacciati sulla piattaforma, abbattendo i prezzi dei prodotti. Sta a te quindi individuare dei prodotti particolari, unici nel loro genere, per poterti differenziare dalla massa.

3. Difficoltà nell’upselling

Su Etsy è molto difficile accrescere l’AOV (valore medio d’ordine) delle proprie vendite. Il sito infatti non offre degli strumenti che ti consentono di offrire degli altri prodotti subito dopo che il cliente ha concluso un acquisto, e non ti consente di offrire prodotti in bundle. Ciò renderà molto difficile la crescita delle tue vendite, che non potrà essere esponenziale, ma si terrà lineare.

4. Impossibilità di contattare i clienti dopo la vendita

Questo rappresenta molto probabilmente lo svantaggio più grosso. In genere sui siti di e-commerce, la maggior parte dei guadagni non si fa per il primo acquisto del cliente, in quanto è necessario ammortizzare le spese di acquisizione dello stesso. La maggior parte dei guadagni si farà più a lungo termine, con la costituzione di una base solida di clienti che compri da te più volte nel corso del tempo. Con Etsy non sarai in grado di acquisire le informazioni dei clienti necessarie (come ad esempio email o numero di telefono) per portare avanti questa strategia, e quindi ti sarà impossibile contattare lo stesso cliente dopo che questo avrà già acquistato da te. Il mancato “possesso” del cliente è sicuramente uno degli aspetti di Etsy che più ti danneggerà a lungo termine.

Considerazioni finali

Quindi, chi dovrebbe scegliere Etsy come piattaforma per la propria attività?

Beh, se sei solo all’inizio, e volessi cominciare a dedicarti all’e-commerce nel tuo tempo libero, come se fosse un secondo lavoro o addirittura un hobby per vendere dei prodotti da te realizzati, Etsy è la piattaforma giusta per te, in quanto potrai di fatto far partire la tua attività mantenendo bassi i costi e imparando con facilità una buona parte dei meccanismi della vendita online. Al contrario, se desiderassi puntare a qualcosa più a lungo termine, stanne alla larga, in quanto le difficoltà nello scalare le vendite si faranno sentire molto di più nel lungo periodo.

Shopify

La piattaforma per l’e-commerce più popolare al mondo

Shopify è il metodo più popolare sulla rete per la creazione di siti web di e-commerce indipendenti. Ti consente infatti di creare un sito web con un dominio ed un’autorità autonoma, del tutto a tua discrezione. Metterà anche a tua disposizione un back-end completo dal quale potrai innanzitutto creare il design grafico del sito, scegliere i colori del tuo brand, applicare il tuo logo, e altro, ma dal quale potrai anche effettuare con estrema facilità tutte le operazioni relative all’amministrazione di un e-commerce, come ad esempio gestire gli ordini, verificare i dati di analitica del sito, gestire la mailing list del tuo negozio, creare pagine sia nella forma che nel contenuto, aggiungere e gestire prodotti, regolarne le tariffe di spedizione, e così via. Shopify è una piattaforma potentissima, che offre una miriade di servizi, e che cresce ogni giorno sempre più, ed è in procinto di diventare uno dei più grandi concorrenti diretti di Amazon tra le piattaforme di vendita online. Andiamo ad analizzarne insieme i pro e i contro.

I lati positivi dell’utilizzo di Shopify

1. Estrema facilità nella creazione del sito web

Uno degli aspetti più apprezzati di questa piattaforma è la facilità di creazione del sito web stesso. Shopify infatti ti mette a disposizione un CMS semplice e basilare, dall’estrema facilità d’uso, che ti consentirà di realizzare un sito web dal look professionale anche con meno di 3 ore effettive di lavoro. Shopify ti offre dei temi gratuiti, perfetti per l’avvio del sito, e dei temi a pagamento dall’aspetto più professionale, magari da considerare in seguito per un restyling.

È incredibile come quest’azienda abbia praticamente eliminato la più grande barriera d’ingresso nel mondo dell’e-commerce, rendendolo accessibile a tutti, soprattutto a coloro che non hanno alcuna esperienza nel mondo dell’informatica. Potrai poi facilmente agganciare al sito un dominio acquistato da terzi (Shopify ti fornirà tutte le dovute guide), e sarai online in un batter d’occhio. Inoltre, eliminare del tutto questa preoccupazione ti consentirà di concentrarti completamente sulle vendite.

2. Eccellente integrazione con le piattaforme per gli annunci

Shopify ti consente di integrare il tuo sito con estrema facilità sia con Facebook, che con Google. Nel primo caso, come abbiamo già visto nella parte della pubblicità su Facebook, per poter ottimizzare al meglio i tuoi annunci dovrai forzatamente utilizzare il pixel, che di fatto migliorerà passo dopo passo la qualità del pubblico al quale mostra le inserzioni, andando sempre più nello specifico e portando dei risultati sempre migliori alle tue campagne. Ovviamente, il pixel andrà installato sul sito web, e Shopify ti consentirà di farlo con estrema semplicità, semplicemente incollando l’ID del pixel nell’apposito campo posto in maniera molto intuitiva nelle impostazioni. Lo stesso vale per Google, in quanto sarà possibile installare le Analytics seguendo lo stesso metodo. Se non fosse stato per questa comoda funzionalità, avresti dovuto inserire manualmente nel codice del tuo sito web sia il codice per il pixel di Facebook, sia quello per le Analytics, un’operazione decisamente difficile per gli utenti meno esperti.

3. Scalabilità del sito

Shopify offre ai suoi clienti diverse opzioni di abbonamento. L’opzione più economica costa soltanto €9 al mese, e possiede funzionalità molto basilari, come ad esempio la possibilità di vendere su Facebook, senza però consentire di creare un sito web. L’opzione successiva (e la preferita da chi comincia) costa 29€ al mese e consente di effettuare tutte le operazioni di base per l’attività di e-commerce.

Sono presenti anche degli altri piani rispettivamente da 80€ e da 300€ al mese, che offrono delle funzionalità aggiuntive (non assolutamente fondamentali nella fase di apertura), fino ad arrivare al piano Plus, dai costi che si aggirano intorno ai 2000€ mensili.

Questo piano è offerto da Shopify a tutte quelle realtà più grandi, che necessitano di una maggior larghezza di banda e che in generale possiedono delle esigenze di supporto maggiori rispetto alle tue. Tutta questa varietà negli abbonamenti ci fa intuire quanto Shopify sia di fatto adatto praticamente a realtà di qualsiasi dimensioni e dagli obiettivi differenti.

 Partendo dall’aspirante imprenditore che si sta avvicinando per la prima volta al mondo dell’e-commerce, fino ad arrivare alle grandi multinazionali. Una grande differenza tra i tre piani (29€/m, 79€/m e 299€/m) riguarda anche il tasso delle trattenute sulle transazioni, che diminuisce progressivamente salendo con l’importo mensile. Quindi se il tuo volume d’affari dovesse crescere a dismisura, raggiungerai un punto in cui la tua spesa mensile sarà inferiore utilizzando un piano dall’importo superiore.

4. Facilità nelle operazioni di gestione dell’e-commerce

Con Shopify, tutte le operazioni di gestione dell’e-commerce sono estremamente facili da compiere e portare avanti. Sarà estremamente semplice gestire gli ordini, contattare i clienti via email, procedere al recupero dei carrelli abbandonati, aggiungere prodotti, impostare i metodi di spedizione e così via. Con Shopify, tutte le operazioni che negli anni precedenti costituivano la maggiore difficoltà per la gestione di un sito di e-commerce, sono state rese estremamente facili e accessibili a tutti.

5. Possibilità di aggiungere funzionalità aggiuntive tramite l’app store

Uno degli elementi più caratteristici di Shopify è proprio l’app store. Tantissimi sviluppatori infatti lavorano ogni giorno per sviluppare degli applicativi aggiuntivi che ti consentano di aggiungere nuove funzionalità al tuo sito, non previste originariamente dalla piattaforma. Vuoi che la gestione degli ordini sia automatizzata? Vuoi che il tasto “Compra ora” si muova da solo sulla pagina per attirare l’attenzione? Vuoi integrare un autoresponder per le campagne di email marketing? Vuoi aggiungere una live chat al tuo sito? Nessun problema, fatti un giro sull’app store, e troverai letteralmente qualsiasi cosa tu abbia bisogno per incrementare le vendite, o per risolvere qualsiasi problema.

6. Possibilità di gestire facilmente il negozio tramite smartphone

Shopify mette a tua disposizione un’applicazione mobile per gestire il tuo sito, disponibile sia su iOS che su Android. L’applicazione funziona in maniera eccellente, e ti consentirà di gestire il tuo negozio con estrema facilità anche tramite smartphone, oltre che farti ricevere prontamente delle notifiche ogni qualvolta venga fatto un ordine sul tuo sito.

7. Stabilità della piattaforma e dei server

Grazie a Shopify, non dovrai preoccuparti nemmeno un po’ di tutto l’aspetto tecnico della gestione del sito web (spazio di hosting, picchi di traffico, ecc). Sarà tutto gestito egregiamente dalla zelante amministrazione aziendale, che provvederà sempre a risolvere tutti i problemi di continuità istantaneamente, risparmiandoti ogni singolo lavoro di manutenzione. Alla fine, pensandoci bene, è nel loro interesse che il tuo sito rimanga online, più sarai contento della piattaforma, più genererai vendite, generando di conseguenza dei guadagni anche per loro.

8. Non è necessario preoccuparsi degli aspetti burocratici

Shopify genera in automatico dei documenti come la Politica della Privacy, la Politica dei Rimborsi, i Termini di Servizio, e la normativa sui cookies, pagine che tutti i siti sono obbligati a possedere per legge. Non dovrai inoltre preoccuparti di gestire tutti quanti i dati sensibili dei clienti (nomi, cognomi, indirizzi, informazioni di pagamento, ecc), magari causando anche dei danni dovuti alla tua inesperienza, dato che sono gestiti interamente da Shopify.

9. Possibilità di comprare negozi già esistenti tramite il marketplace Exchange

Un altro marketplace collegato a Shopify è Exchange. Su di esso potrai trovare in vendita degli altri negozi di e-commerce creati con Shopify, che i proprietari stanno decidendo di mettere in vendita. Potrai accedere a dati come l’incasso totale del sito web per tutta la sua durata utile, dati di traffico, demografica e molto altro. Acquistare un negozio già pronto ti darà sicuramente un vantaggio nella fase iniziale, specialmente se provi a contrattare sul prezzo, ma nulla toglie che possa usare questo strumento anche per valutare le diverse tipologie di negozi presenti sulla rete, capire quante vendite hanno generato e in generale avere un’idea migliore di come si muove il mercato sul web. Per quanto riguarda l’ipotesi opposta, se dovessi voler cambiare settore una volta avviata l’attività, o se volessi procedere alla “liquidazione” della stessa, potrai tranquillamente creare un’inserzione di vendita sul marketplace, trasferendo con facilità dominio, pagine social, mailing list, e così via.

10. È la scelta migliore per il dropshipping

Shopify, data la sua immensa facilità d’uso, presenta una serie di integrazioni con servizi che permettono di svolgere attività di dropshipping, come ad esempio Oberlo. Grazie a queste piattaforme potrai facilmente importare prodotti di fornitori asiatici sul tuo sito, e al ricevimento di qualsiasi ordine, l’applicazione stessa provvederà a processarlo automaticamente. È proprio questa tipologia di integrazione che ha reso Shopify importante quanto lo è adesso, in quanto centinaia di migliaia di persone lo hanno scelto come piattaforma per svolgere la propria attività di dropshipping.

I contro dell’utilizzo di Shopify

1. In Italia è necessario utilizzare un processore di pagamenti aggiuntivo per le carte di credito

Il gateway di pagamento predefinito di Shopify (Shopify Payments) non è ancora supportato in Italia. Di conseguenza, per poter accettare i pagamenti tramite carta di credito, dovrai affidarti ad un gateway di terze parti, come ad esempio Stripe, e sarai soggetto ad esborsare ulteriori tariffe sulle transazioni. Potrai comunque accettare pagamenti tramite PayPal, tuttavia ti consigliamo di concentrarti prevalentemente su quelli con carta di credito, in quanto più difficilmente contestabili. PayPal inoltre potrebbe decidere di congelare parte dell’ammontare del conto in caso di attività sospetta (ad esempio, incremento improvviso del volume di vendite).

2. Difficile personalizzazione manuale del codice del sito web (e supporto a pagamento)

Nel caso fossi un utente più esperto, al quale piace smanettare nello sviluppo di siti web con codice sorgente HTML, CSS e Javascript, ti risulterà non proprio immediata la personalizzazione dei contenuti del sito. Il piano da €30/mese non ti fornisce l’accesso a tutto il codice sorgente del sito, e in più Shopify utilizza un linguaggio proprietario (.Liquid) non di facile comprensione. Paradossalmente, anche per delle cose semplicissime come l’aggiunta di una casella di testo, ti converrà installare delle applicazioni dall’app store. In più, in caso tu sia sul piano da €29/mese, avrai a tua disposizione solo 1 ora totale di supporto gratuito, oltre la quale dovrai pagare le modifiche (da te richieste) svolte sul tuo sito web dai tecnici.

3. Presenza di qualche problemino nella gestione delle immagini

Molto spesso il resize delle immagini non viene fatto allo stesso modo per ogni singola immagine presente sul sito. Per quanto ci abbia lavorato magari ore su un programma come Photoshop, al momento del caricamento le immagini potrebbero variare marginalmente di dimensioni, e non regaleranno la stessa resa visiva che avevano sul programma di editing.

4. Perdita dell’integrazione Shopify-Mailchimp

Questo rappresenta uno degli eventi peggiori nella storia della piattaforma. Mailchimp è un software che ti consente di gestire con estrema facilità, e soprattutto gratuitamente per i primi 2000 contatti, l’email marketing del tuo sito. Ti consente di creare funnel, gestire mailing list, creare campagne di recupero del carrello automatizzate, e molto altro. Solo al superamento dei 2000 contatti sulla totalità delle mailing list presenti comincia ad essere addebitato un costo mensile, e ciò rendeva questo servizio il migliore per l’integrazione con Shopify, specialmente per i venditori alle prime armi. Purtroppo nel 2019 le due aziende hanno deciso di interrompere questo rapporto, costringendo tutti gli aspiranti imprenditori alle prime armi ad affidarsi ad altre soluzioni.

Considerazioni finali

Alla luce di tutto questo, Shopify risulta sicuramente essere una delle migliori soluzioni per tutti coloro che si approcciano per la prima volta al mondo dell’E-commerce. La sua facilità di configurazione e d’uso non hanno rivali, e ti permetteranno di concentrarti completamente sugli aspetti di cui un imprenditore dovrebbe occuparsi nella fase di lancio della sua attività, ossia il cercare di ottenere il maggior numero di clienti. Ti consigliamo di prenderlo seriamente in considerazione per il lancio della tua attività.

WooCommerce

WooCommerce: Il plugin di WordPress che abilita qualsiasi sito web alla vendita

WooCommerce è una delle due soluzioni “Non hosted” di e-commerce che andremo ad analizzare in questa guida. Proprio per questo motivo, avrai bisogno di stipulare a parte un contratto con una compagnia di hosting che dovrà necessariamente ospitare il tuo sito web. Oltre a questo, sarà necessario installare WordPress su questo spazio di hosting acquistato, e poi procedere con l’installazione del plugin di WooCommerce, che abiliterà il tuo sito ad eseguire tutte le operazioni per la vendita online. È una soluzione che ha avuto molto successo, specialmente nei primi periodi dalla sua uscita, e che continua ad essere per molti la soluzione ideale per gestire la propria attività. Negli ultimi tempi, la sua popolarità è fortemente diminuita, prevalentemente a causa della rapida ascesa di Shopify, che come abbiamo già visto, ha eliminato del tutto la parte più macchinosa e fastidiosa della gestione di un sito web, ossia l’hosting.

Vediamone ora i lati positivi e negativi

Lati positivi di WooCommerce

1. Integrazione con WordPress

Questo costituisce probabilmente il vantaggio più allettante di WooCommerce. Il fatto di appoggiarsi ad una piattaforma così importante nel mondo del web ti darà automaticamente accesso a tutti quanti i contenuti che nel corso degli anni sono stati creati dai vari sviluppatori. Basta pensare a temi da applicare al sito (ce ne sono a migliaia), plugin, modelli di pagine, e molto altro.

2. Facilmente personalizzabile

Nel caso fossi un utente più avanzato e volessi fare cambiamenti più puntigliosi, magari andando a mettere le mani nel codice sorgente del tema, potresti farlo tranquillamente, in quanto WordPress (a differenza di Shopify) utilizza linguaggi d’uso comune (HTML, CSS, Javascript), e ti da accesso a tutte le pagine del sito senza alcuna restrizione.

3. Integrazione estremamente semplice con le tecniche di SEO

Ci sono dei plugin per WordPress (da installare parallelamente a WooCommerce) che ti consentono di attuare facilmente tutte le strategie per migliorare il posizionamento del sito sui motori di ricerca. Ad esempio, esiste un plugin che ti permetterà di modificare sia i titoli delle pagine che vengono visualizzati nei motori di ricerca, che le descrizioni meta tag.

4. Nessun costo aggiuntivo

WooCommerce è un plugin gratuito per WordPress, il che significa che non dovrai sostenere dei costi aggiuntivi oltre che quelli per il dominio, spazio web e ovviamente quelli di avviamento delle operazioni aziendali.

Lati negativi di WooCommerce

1. Difficoltà di configurazione

In alcuni casi l’installazione di WordPress, da eseguire per forza prima di quella di WooCommerce, potrebbe risultare complessa per un utente alle prime armi, e potrebbe causarti alcune rogne. Tutto dipenderà dalla compagnia di hosting a cui ti affiderai, in quanto se qualcosa dovesse andare storto, spetterà a loro assisterti nelle problematiche da te riscontrate.

2. Difficile integrazione di nuove funzionalità

Anche qui, così come su Shopify, è presente una sorta di “store” dal quale scaricare plugin, temi e molto altro. Tuttavia in questo caso, i filtri che WordPress impone su tutti i plugin presenti sullo store sono molto meno rigorosi rispetto a Shopify, e potrebbe capitare molto spesso che alcuni di questi plugin vadano in conflitto tra di loro. Per questo esatto motivo, potrebbe risultare difficile effettuare l’aggiunta di particolari funzionalità (disponibili solo tramite plugin) al tuo sito.

3. Falle di sicurezza

WordPress è il CMS più famoso ed utilizzato al mondo, e proprio per questo è anche quello puntato maggiormente dai pirati informatici, che tentano di appropriarsi delle informazioni altrui attraverso l’accesso illecito ai database. Gli attacchi sono ovviamente molto più concentrati sui siti di E-commerce piuttosto che su blog o altri, in quanto custodiscono informazioni decisamente più preziose.

Considerazioni finali

È molto difficile consigliare l’utilizzo di WooCommerce a qualcuno che si sta appena avvicinando a questo vasto mondo. In genere, dovresti preferire quest’ultimo se non puoi fare a meno dell’infinità di risorse di WordPress, o magari se possiedi un blog che ha già acquisito una certa autorità, e desideri integrare a quest’ultimo la funzionalità di E-commerce.

PrestaShop

PrestaShop: Il CMS indipendente specializzato nella creazione di E-Commerce

Prestashop, al contrario di WooCommerce, non è un’estensione per WordPress, ma un CMS a parte, che va installato direttamente sullo spazio web da te acquistato (quindi rientra nelle alternative “non-hosted”). Ovviamente da ciò derivano dei vantaggi e degli svantaggi, che andiamo subito ad analizzare insieme.

Vantaggi dell’uso di Prestashop

1. Ambiente specializzato per l’e-commerce

A differenza di WooCommerce, che nasce come estensione per WordPress, Prestashop è un CMS completamente indipendente, che si installa direttamente sul server. Di conseguenza, possiede un’interfaccia predisposta all’attività di e-commerce, che ti risulterà semplicissima da usare, e decisamente più immediata rispetto a WooCommerce.

2. Quantità smisurata di moduli extra

Così come per Shopify e WordPress, anche per questa piattaforma ci sono molti sviluppatori che si dedicano alla realizzazione di applicativi aggiuntivi, i quali ti consentiranno di aggiungere con estrema facilità ulteriori funzionalità al tuo sito web.

3. Un ambiente in perenne crescita

Un gran vantaggio di questo CMS è la presenza di un’enorme community di supporto, che contribuisce giornalmente al miglioramento della piattaforma per gli altri utenti.

Svantaggi di Prestashop

1. Scarsa flessibilità nella personalizzazione dei modelli

È presente un solo tema gratuito, tutti gli altri sono a pagamento. Inoltre, risulta decisamente complicato per un principiante andare a modificare degli elementi più specifici dei vari moduli del sito, necessitando molto spesso di assumere un programmatore con competenze specifiche nell’ambito.

2. Necessita di un server ad alte prestazioni

Sarà decisamente complicato ottenere delle buone prestazioni installando Prestashop su un server web dal canone mensile che si aggiri intorno ai 10€. È un software molto potente, che richiede delle macchine adeguate per poter girare al meglio e garantire la miglior esperienza d’uso per i clienti.

3. Plugin molto costosi

Su Prestashop quasi tutti i plugin aggiuntivi sono a pagamento, e a canone mensile. Ciò significa che per l’aggiunta di qualsiasi funzionalità aggiuntiva, andrai a sostenere dei costi, che si accumuleranno alla fine del mese.

Considerazioni finali

Prestashop è una soluzione per l’e-commerce decisamente avanzata, e non tanto adatta ai principianti. Tuttavia, è consigliabile ad un pubblico molto specifico di imprenditori, ossia coloro che abbiano la necessità di gestire cataloghi di prodotti molto complessi, e divisi in una miriade di sottocategorie, un’area in cui anche Shopify molto spesso riscontra delle difficoltà (nei piani mensili ridotti).

Riepilogo

Abbiamo quindi visto una serie di software e alternative per l’e-commerce. In base a tutto ciò che ti abbiamo detto, starà a te fare la tua scelta, in quanto quest’ultima dipenderà molto dalle tue esigenze e dal tipo di attività che andrai a svolgere. Tra tutte le piattaforme, la più versatile è sicuramente Shopify, tuttavia potresti vedere del valore concreto anche nell’utilizzo di altre. Fai bene questa scelta, tenendo bene a mente gli obiettivi a lungo termine della tua attività, poiché se dovessi sbagliare, potresti dover trascinare con te questo errore fino alla conclusione della tua attività.